Giardini condivisi e terapeutici nel cuore di Milano: riqualificazione e connessione del “verde nascosto”
Per questo progetto ho approfondito la conoscenza dei giardini terapeutici. Il verde ha infatti molta importanza all’interno di strutture di cura: sia negli ospedali, sia in quei luoghi che accolgono persone con diversi tipi di disabilità. Il giardino, e la natura in generale, hanno capacità curative attraverso due metodologie complementari: la prima, una semplice fruizione “passiva” del giardino, ossia la visione di un paesaggio verde, la seconda coinvolgendo il paziente nelle attività di giardinaggio, attraverso l’Ortoterapia in senso professionale.
I giardini condivisi sono poi un’altra tematica importante ai fini del progetto: la realtà di giardini come questi sta crescendo sempre più nella città di Milano come “uno spazio pubblico la cui gestione è frutto di un’attività collettiva e concertata. I giardini condivisi vedono protagonisti tutti i cittadini perché sono realizzati e gestiti dai cittadini stessi per rendere più vivibile il loro quartiere e rappresentano un metodo innovativo di recupero e gestione di aree pubbliche degradate.”
La commistione tra giardini condivisi e terapeutici porta alla realizzazione delle due aree riqualificate in questo progetto. Da qui il nome di questi giardini: “I giardini ritrovati”, ossia piccoli parchi rinati per poter essere riscoperti e valorizzati da coloro che li vivono e spazi dove la possibilità di trovarsi e condividere il tempo sia una prerogativa.
Con il termine “verde nascosto” desidero descrivere il verde che non ci si aspetta, non si immagina in quel luogo, ma che conferisce identità alla città e crea luoghi destinati all’incontro e al distacco dal caos cittadino.
Importante notare come l’attenzione si stia spostando su questo tema e sulla necessità di implementare il verde entro gli spazi urbani.
È così che, partendo dalla tutela e rivalorizzazione del verde già esistente sia privato che pubblico e dalla maggiore attenzione a piccoli interventi si può riuscire a migliorare la qualità della vita e l’aspetto delle città.
In conclusione desidero sottolineare l’importanza di una visione su vasta scala del progetto.
Gli spazi verdi qui presentati e riqualificati sono infatti oggetto di uno studio riguardante sia le esigenze del quartiere in cui sono inseriti sia le esigenze della città che li ospita. Bisognerebbe infatti riuscire a creare un insieme che sia connesso così si potrebbe implementare e migliorare i luoghi pubblici.